Maison

MIUR – SCUOLE INNOVATIVE

Follonica, Italy

 

Quante volte ci siamo chiesti che cosa dovrebbe rappresentare la scuola? Ma non è lo stesso che cercare la sua forma?

Certo le cose cambiano rapidamente e ciò che era vero ieri oggi appare antico e in attesa di tornare di moda, perché tra le poche certezze che abbiamo conquistato c’è quella che tutto, anche l’architettura – e ancor di più la scuola – è in costante evoluzione e anzi proprio la scuola, come l’architettura che la definisce, sono i fattori trainanti di un vorticoso progresso umano.

Cambiamento, progresso, evoluzione sono infatti le parole chiavi per interpretare tutti i saperi contemporanei, e proprio per questo, il tempo disegna anche il nostro spazio che si tende in una superficie curva, dinamica, avvolgente espressione di un universo complesso, essendo la quarta dimensione proprio il fluire del tempo. Ecco perché il loop, la spirale lanciata da una torre di luce, che è anche memoria antichissima della sezione aurea ci è sembrato il segno, meglio sarebbe dire il dinamico ideogramma, del movimento. Ecco perché attraverso una spirale proviamo a far nascere un nuovo modello di istituzione che riflette come in uno specchio la consapevole complessità dei nuovi saperi.

Così le prospettive aberrate, che sembrano avvicinarsi o allontanarsi deformando i piani, vogliono annunciare non solo una nuova architettura ma una vera e inedita spazialità del movimento fisico e intellettuale e, presto, dovrà essere pensata una nuova geografia che tenga conto della velocità moderna nella quale i percorsi saranno calcolati in modo diverso. Se però questa percezione dello spazio è innegabile, è ancora possibile dare una forma definitiva e statica a una scuola? Oppure la nuova scuola appartiene già a una natura ibrida fatta nella stessa misura di atomi e bit nella quale ai volumi solidi si è sostituita una sostanza fluida plasmata da magneti invisibili e irragionevolmente collocati? Questa è appunto la sfida che ci attende nella contemporaneità: tratteggiare le forme fisiche e nello stesso tempo predisporle al cambiamento in una spirale senza fine am-plificata nello spazio pluridimensionale della cultura moderna. Accettare questa sfida significa però anche essere consapevoli che l’architettura deve rinunciare al compito di conservare e rappresentare con rigore neutrale ma al contrario deve scendere in campo per abbandonarsi al gioco e alla creatività.

Il movimento, inteso come capacità di cambiare nel tempo ma anche come aspirazione alla libertà, si orienta così verso qualcosa di invariabilmente mancante, verso l’assenza e verso il progresso e la conoscenza, mentre ogni scena, ogni frammento punta alla seduzione e al coinvolgimento essendo parte di un tutto in divenire. Gli spazi perciò non si chiudono più, deliberatamente imperfetti, lasciano trasparire la loro incompletezza, e l’architettura in cui tutto prende vita e si muove, metaforicamente o realmente, partecipa alla vita dei suoi abitanti intervenendo nelle azioni dei personaggi. Contaminazione di scienze, tecniche e comunicazione impongono dunque inevitabilmente la necessità di intervenire non solo sulle forme ma anche sui programmi mettendo in conto i movimenti dei corpi come nelle coreografie e i desideri con pratiche partecipative estese al massimo numero di reti territoriali. Così tutto diventa anche digitale e dinamico e le tessere del nuovo mosaico si miniaturizzano alla dimensione dei pixel, contribuendo a una tendenza al fantastico e all’irreale che sembra costringere il mondo fisico a quello dello schermo e non viceversa. Non si tratta però di mistificare il vero con il virtuale, al contrario la granulosa trama della (post)realtà diviene il supporto della modernità detta liquida, conferendo autenticità virtuale anche al vero degradato al rango di possibile, nel quale solamente una nuova scuola può rappresentare il catalizzatore di un progresso virtuoso.

La Forma

Due scuole una sola cavea continua con al centro la piazza giardino vero fulcro della composizione. Due scuole, articolate su due piani e ballatoio con struttura lineare radiante per minimizzare l’effetto sismico, simili ma identificabili e separate dalla palestra condivisa con la città che si definisce nell’immagine come un cuneo verde di autentico suolo artificiale. A distribuire gli ambienti uno spazio inedito a doppia altezza nel quale si possono svolgere contemporaneamente diverse attività informali grazie alla distribuzione non lineare di aree sociali, wireless, ludiche. Di fatto si crea un sistema linfatico rigorosamente accessibile a tutti che alimenta un impianto fatto di aule sempre ben orientate che possono accorparsi in ambienti unici e spazi innovativi, suggerendo setting didattici diversi e funzionali, spazi amministrativi e riservati al lavoro individuale dei professori, laboratori a doppia altezza razionalmente predisposti per upgrade tecnologici e grandi serre.

Tutta l’organizzazione planimetrica della scuola è dettata dalla volontà di ottimizzare il guadagno solare passivo e attivo, ecco perché riteniamo le serre bioclimatiche gli elementi fondamentali del progetto avendo queste la capacità di mantenere un elevato confort ambientale durante tutto l’anno e un costante rapporto con la vegetazione oggi sempre più difficile da mantenere ma fondamentale per stimolare il senso di responsabilità e autostima, anche nelle persone con disabilità producendo sensibili miglioramenti. Nel percorso che distribuisce i diversi ambienti, tra sedute e luoghi di studio collettivo informali, si collocano dunque isole di verde plurisensoriale e “indoor”, capaci di suscitare emozioni piacevoli e rilassanti in tutte le stagioni.

Le serre attrezzate a giardini educativi e sensoriali occupano complessivamente una porzione di oltre 300 mq del progetto, e sono planimetricamente articolate in quattro aree che richiamano situazioni e organizzazioni diverse. Le aree propongono in particolare quattro ambientazioni specifiche (giardino del tatto, della vista, del gusto e dell’udito), hanno una forma regolare e si sviluppano lungo il percorso a geometria variabile delle scuole offrendo scorci sempre nuovi e innovativi interstizi di luce naturale. Queste aree infine, oltre a fornire un efficace contributo all’equilibrio climatico delle scuole, si candidano sia come aree di relax sia come inediti luoghi di studio e comunicazioni didattiche.

I Materiali

Per l’edificio si è tentato di porre la massima attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, promuovendo interventi rivolti all’organismo edilizio nel suo complesso, riducendo le emissioni inquinanti (con la diminuzione dei consumi e con lo svi-luppo delle fonti rinnovabili), e favorendo gli indirizzi di progettazione propri della bioclimatica e del risparmio idrico. In particolare gli interventi individuati sono: Serre solari poste nel percorso di distribuzione, con l’obiettivo anche di illuminare con la luce naturale tutti gli spazi; Dispositivi per la raccolta dell’acqua meteorica sui tetti inclinati che convogliano e alimentano un serbatoio utile per l’impianto di irrigazione delle fontane della piazza; Impianto fotovoltaico posizionato sulle strutture di copertura fino al raggiungimento della piena autosufficienza energetica utilizzabile anche per l’illuminazione (pensata tutta a led) e per le pompe di ricircolo dell’acqua; Tetto giardino sopra la palestra che presenta diversi vantaggi: migliore volano per le variazioni della temperatura, maggiore durata della membrana di impermeabilizzazione del tetto, ritenzione delle acque meteoriche con riduzione del carico nella rete fognaria, assorbimento di CO2, assorbimento delle polveri sottili, contributo alla biodiversità, isola-mento acustico e quindi maggiore tranquillità negli ambienti interni e all’esterno degli edifici; Biovasche che permettono la presenza dell’acqua all’interno dell’area di progetto senza l’utilizzo di prodotti chimici per la depurazione delle acque. Sono composte di tre parti fondamentali, una parte filtrante, una parte depurata e un impianto tecnico. La zona filtrante in particolare è composta di substrati di materiale filtrante e da piante fitodepuranti.

Tra gli accorgimenti attivi di cui sarà dotata la scuola, c’è inoltre un sistema per il recupero delle acque grigie connesso direttamente con le coltivazioni limitrofe e interne alla scuola, dove l’azione antibatterica delle piante affiancato a un sistema di filtrazione, permette di recuperare buona parte delle acque per l’irrigazione e i servizi igienici. Tutti i rifiuti infine dovranno essere riciclati, e vetro, carta, metalli, sostanze speciali saranno destinati perciò a un percorso di riciclaggio messo in atto dagli stessi studenti. Le strutture portanti dell’edificio sono miste di acciaio e legno con un basso impatto ambientale grazie ai ridotti quantitativi di energia elettrica e percentuali di collanti molto infe-riori rispetto a quelle usate per il legno lamellare tradizionale.

Questa scelta presenta in particolare due vantaggi: il primo riguarda la convenienza economica, poiché questo materiale si presta alla prefabbricazione e inoltre, per le sue proprietà fisiche è particolarmente adatto alla realizzazione di sistemi edilizi passivi, consentendo un risparmio sia nella fase di costruzione, sia in quella della gestione e certamente anche in quella della dismissione (La struttura è facilmente smontabile e riutilizzabile minimizzando al minimo i residui risolvendo il ciclo di vita dell’edificio). Un secondo ordine di ragioni è inerente alla resistenza sismica delle costruzioni che da sempre infatti vede il legno utilizzato per il suo buon comportamento alle sollecitazioni sismiche. Copertura di legno lamellare, tramezzature sempre in legno di nuova generazione che facilitano il rispetto delle nuove norme tecniche senza incrementare i costi e i tempi di realizzazione e grandi superfici vetrate con infissi di acciaio di memoria industriale tipici della tradizione delle fabbriche del luogo completano infine l’abaco degli elementi costruttivi. Il sistema strutturale lineare in particolare permette di realizzare pareti perfettamente coibentate e in regola con le più severe normative tecniche, garantendo ottimi livelli di coibentazione termica, rapidità e velocità di posa in opera, alti livelli di sicurezza sismica e finiture di pregio.

Location: Follonica, Italy
Date: 2016
Type: Competition
Team: with Pierluigi Patori, Gianluca Petroselli, Andrea Bordi, Andrea Cinquegrana